Dispositivi BENESSERE
Ma...Conosciamo le nuove frontiere della medicina rigenerativa non invasiva?
La medicina rigenerativa è una nuova branca della medicina che, invece di trattare i sintomi di una malattia, mira alla ricostruzione dei tessuti, delle cellule e degli organi “stimolando” le capacità di riparazione e/o di rigenerazione delle cellule staminali impossibili da riparare con le terapie “tradizionali”.
Ma non esiste un solo tipo di “terapia rigenerativa”, esistono diversi “cocktail” cellulari dipendenti dalla sede del prelievo e con diverse percentuali delle varie linee cellulari utili a stimolare la rigenerazione il cui utilizzo non è sempre alternativo ma deve essere valutato nel singolo caso in relazione alla patologia da trattare dalle caratteristiche del paziente che è invasiva e con costi importanti.
La procedura prevede prelievi e la “concentrazione” delle cellule considerate utili per la rigenerazione (dal sangue periferico, midollo osseo, dal grasso) e la loro reimissione solitamente tramite iniezione nelle sedi dove si vuole stimolare la rigenerazione
CON LIFEWAVE ATTIVIAMO LA RIGENERAZIONE DEI TESSUTI DI TUTTO IL NOSTRO CORPO E NON PER PARTI, ZONE, AREE,SOLO CON UN PATCH! UTILE per alleviare dolori acuti e cronici, insonnia,stanchezza ….e molto altro.
Dispositivo medico Bio Happy

L’inquinamento elettromagnetico è un fenomeno figlio del progresso tecnologico e causato dalle onde radio emesse dai campi elettromagnetici. Sappiamo ancora poco degli effetti dell’inquinamento elettromagnetico sull’attività del nostro cervello, ma i dubbi circa la loro correlazione con diverse patologie, tra cui depressione, irritabilità, Alzheimer e tumori, ci hanno spinto a produrre e realizzare un Dispositivo medico, chiamato Bio Happy, mirato a tutelare l’essere umano dall’inquinamento elettromagnetico.
In questi anni, sono state effettuate un grande numero di indagini, ma generalmente non si è tenuto necessariamente conto delle situazioni più “critiche” per l’esposizione della popolazione. Infatti, gran parte delle azioni di controllo, gestite da ARPA (Agenzia regionale per la protezione ambientale) ha riguardato l’ambiente o situazioni abitative intorno a stazioni radio base per la telefonia cellulare, ovvero impianti di piccola potenza con impatto ambientale estremamente contenuto. Invece, sono stati trascurati gli impianti per teleradiodiffusione nei dintorni dei quali, generalmente, i livelli di campo sono più elevati e, quindi, con più probabili elementi di criticità. Inoltre, gli interventi per la misura di campi elettromagnetici generati da impianti di radiofrequenze sono stati più numerosi di quelli per la misura di campi magnetici a frequenza industriale, nonostante che, anche in questo caso, una maggiore attenzione sarebbe dovuta alla seconda tipologia di emissioni, in particolare laddove tali impianti interferiscano con ambienti abitativi a permanenza prolungata